24 Settembre 2016
Il rapporto tra dermatite atopica e pelle secca
Problema molto diffuso e spesso sottovalutato, la dermatite atopica comporta numerosi disagi nelle persone in cui si manifesta poiché, avendo spesso una causa sconosciuta, rende difficile l’approccio terapeutico.
Per fortuna le applicazioni topiche adeguate riescono comunque a dare sollievo, soprattutto perché l’atopia si manifesta principalmente con forte prurito, desquamazione cutanea associata a secchezza e arrossamenti. Non è poi inusuale che possano esserci anche altri tipi di manifestazione non cutanei, come asma e rino-congiuntivite, che rimandano a trattamenti antistaminici.
Le prime avvisaglie di dermatite atopica cominciano nei bambini molto piccoli, già all’età di 2-6 mesi, procedendo poi in maniera cronica per il resto della vita. Si assiste a periodi di remissione alternati a periodi di riacutizzazione, dove le zone inizialmente interessante dal problema (guance, commessure del ginocchio e del gomito) tendono a peggiorare e ad estendersi ad altre del corpo (polsi, caviglie, piedi e collo).
Il prurito intenso fa sì che il paziente si gratti violentemente ed insistentemente, fino a provocarsi delle vere e proprie autolesioni che comportano la formazione di essudati, escare e infezioni purulente nel peggiore dei casi.
Pur non conoscendo perfettamente la causa primaria della dermatite atopica – sembrerebbe che i soggetti che ne sono affetti abbiano una carenza di fillagrina, molecola indispensabile alla creazione di uno strato corneo adeguato – si riesce ad ottenere un notevole miglioramento dello stato della pelle e una riduzione del prurito con l’applicazione di soluzioni o creme emollienti, non solo come prevenzione, ma anche nelle fasi acute (purché non vi siano ferite aperte sanguinolente).
Terapie tradizionali
Quando si ottiene diagnosi di certezza di dermatite atopica, vi sono trattamenti terapeutici sia orali che topici da seguire, in associazione a misure preventive da attuare, onde evitarne un peggioramento.
Nelle terapie tradizionali si tende sempre a prescrivere l’uso di antistaminici per bocca e creme al cortisone, con l’unico scopo di ridurre il prurito, che è poi anche la manifestazione più fastidiosa e deleteria della dermatite atopica. É infatti a causa del prurito che il soggetto atopico si gratta fino a provocarsi lesioni da grattamento insistente, con successive infezioni e lacerazioni della pelle.
Il forte prurito, spesso, porta anche ad insonnia a causa della sua costante presenza, ma soprattutto della sua intensità.
Proprio per questo motivo è importantissimo che il paziente che soffre di atopia agisca anche preventivamente, nei momenti in cui la dermatite e il prurito sono assopiti o più contenuti: utilizzando creme emollienti a base di glicerolo, paraffina liquida e vaselina, si ottiene non solo una forma di protezione ma anche un’azione emolliente e lenitiva.
Un esempio di crema utile alla dermatite atopica è Dexeryl, che contiene tutti e tre gli ingredienti di cui necessita una pelle affetta da atopia, garantendo sicurezza ed efficacia.
Il glicerolo si lega all’acqua impedendone l’evaporazione eccessiva e quindi la secchezza cutanea, la paraffina e la vaselina creano invece un film lipidico superficiale che funge sia da protezione, sia da ulteriore impedimento alla perdita di acqua della pelle.
Con le creme emollienti si combatte dunque la secchezza e la desquamazione, andando a ridurre il prurito insopportabile che è poi alla base delle problematiche patologiche conseguenti.
Come ottenere ottimi risultati con le creme emollienti
Perché tutte le misure preventive e l’applicazione delle creme emollienti sortiscano effetto benefico, è fondamentale seguire alcune semplici indicazioni. Le creme emollienti vanno infatti applicate regolarmente e con costanza, almeno due volte al giorno, possibilmente mattino e sera.
Le applicazioni vanno eseguite su tutto il corpo e non solo sulle zone principalmente colpite o su quelle pruriginose, al fine di prevenire la comparsa del disturbo anche sulle parti non ancora intaccate.
É indispensabile insistere con movimenti circolari nelle commessure di gambe e braccia, così come nelle pieghe del collo e negli spazi interdigitali, zone dove è più frequente la comparsa dell’atopia.
Le creme emollienti devono essere spalmate accuratamente anche sul viso, in particolar modo sulle guance dove si manifestano le prime desquamazioni atopiche.
L’applicazione sulla pelle umida a pori dilatati, effettuata ad esempio dopo il bagnetto del bimbo, garantisce un miglior assorbimento cutaneo.
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